Il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA ribadisce che le scuole paritarie devono garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione per bambini e ragazzi con disabilità, senza imporre alle famiglie il costo dell’insegnante di sostegno.
1. Diritti Fondamentali:
In base all’articolo 34 della Costituzione italiana e all’articolo 24 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata con la Legge n° 18/2009), ogni alunno ha diritto a un’istruzione inclusiva e a un supporto adeguato.
2. Obblighi delle Scuole Paritarie:
Le scuole paritarie, come gli istituti statali, svolgono un servizio pubblico e sono obbligate ad accogliere gli alunni con disabilità, garantendo tutte le misure di sostegno previste dalla legge. Richiedere alle famiglie di sostenere il costo dell’insegnante di sostegno è considerato illegittimo e discriminatorio.
3. Divieto di Discriminazione:
Secondo la legge 67/2006, si configura discriminazione diretta se una persona con disabilità viene trattata meno favorevolmente rispetto a una persona non disabile in una situazione analoga. Pertanto, imporre un onere economico alle famiglie per il sostegno educativo viola il principio di non discriminazione.
4. Passaggio Scolastico:
In vista della scelta per il nuovo ciclo scolastico, le famiglie di studenti con disabilità devono essere consapevoli dei loro diritti e non accettare richieste economiche aggiuntive che possano ostacolare l’accesso a un’educazione di qualità.
In sintesi, le scuole paritarie devono assicurare l’inclusione degli studenti con disabilità adottando tutte le misure previste dalla normativa, senza costringere le famiglie a coprire spese extra per l’insegnante di sostegno. Questa prassi è fondamentale per garantire il pieno esercizio del diritto all’istruzione e per promuovere una scuola inclusiva che rispetti la dignità e l’autonomia di ogni alunno.